“Il tuo è un voto contro questo governo”
“Il tuo è un voto di protesta, non hai letto la riforma”
No, questo non lo accetto.
Non diteci che il nostro è immobilismo.
Non diteci che il nostro è un NO al cambiamento.
Non diteci che il nostro è un voto disinformato o di protesta, dopo mesi di mattine di volantinaggi, pomeriggi passati a studiare la riforma e serate di dibattiti e confronti.
Il cambiamento è quello che cerchiamo e pratichiamo da sempre.
Tra le persone, nei movimenti. Con le proposte e con le proteste, nelle piazze.
Semplicemente, abbiamo un’idea diversa.
Una diversa idea di cambiamento.
Ieri sera non si è festeggiato: si è tirato un sospiro di sollievo.
Perché per noi il rinnovamento non passa dal depauperamento delle istituzioni democratiche o dall’allontanamento dei cittadini dalla vita politica.
Il rinnovamento lo fa chi sa accettare le sfide e risponde ai bisogni della propria comunità.
Chi sa perdere, farsi della sana autocritica e ricominciare da capo.
Chi punta a rappresentare il 99%, il mondo dei lavoratori, precari, disoccupati, delle nuove povertà, della scuola pubblica.
Abbiamo concluso un’altra battaglia, ancora una volta una battaglia di civiltà.
È tempo di rimboccarci le maniche ancora più di prima, più di qualsiasi campagna elettorale, perché questa volta non é il consenso che si deve costruire ma l’alternativa, quella che viene dal basso, da una nuova coscienza.
Lo faremo insieme, partendo da #Bologna, che il 18 dicembre sarà la casa di tutt*.
Da Messina ad Ancona, da Napoli a Marghera
Ancora una volta #tuttinsieme
Al lavoro compagne e compagni!