BASTA PROPAGANDA SULLA PELLE DELLE PERSONE.
Oggi il Consiglio Europeo, formato non dai rappresentanti eletti in Europa con il nostro voto ma dai capi di governo, ha approvato un testo finale in cui si ribadisce continuamente che la ricollocazione e il reinsediamento delle persone saranno attuati “su base volontaria” e non obbligatoria. Il premier Conte esulta.
La verità è che chi fa politica sulla pelle delle persone, chiudendo i porti, lasciando che le persone muoiano in mare o nei campi di concentramento in Libia, quando era il momento di sedersi con responsabilità al tavolo e fare in modo che tutti i paesi Europei assolvessero con responsabilità ai propri doveri non l’ha fatto.
Davvero basta così poco per prendere in giro l’opinione pubblica?
Quest’autunno un organo rappresentativo di tutti i paesi e di tutte le forze politiche, il Parlamento Europeo, ha modificato il Regolamento di Dublino in materia di immigrazione, trovando una maggioranza storica per gestire la questione del nostro tempo con responsabilità e solidarietà.
La via indicata dal Parlamento Europeo ai governi era molto chiara: la previsione di un sistema automatico e permanente di ricollocamento dei richiedenti asilo in tutti i paesi membri dell’Unione Europea. Un sistema equo e solidale.
Oggi il Consiglio Europeo, formato non dai rappresentanti eletti in Europa con il nostro voto ma dai capi di governo, ha approvato un testo finale in cui si ribadisce continuamente che la ricollocazione e il reinsediamento delle persone saranno attuati “su base volontaria” e non obbligatoria. Il premier Conte esulta.
La verità è che chi fa politica sulla pelle delle persone, chiudendo i porti, lasciando che le persone muoiano in mare o nei campi di concentramento in Libia, quando era il momento di sedersi con responsabilità al tavolo e fare in modo che tutti i paesi Europei assolvessero con responsabilità ai propri doveri non l’ha fatto.
Davvero basta così poco per prendere in giro l’opinione pubblica?