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AUDIzioni pubbliche: conte stia alla realtà

È interessante sentire l’Assessore Conte dire a Radio Città del Capo che “lavorano da mesi” sulle audizioni pubbliche. La realtà però è che per ben due volte il Partito Democratico di Bologna ha bocciato la loro istituzione da me proposta.Ci tengo anche a sottolineare che le audizioni pubbliche per le nomine alle partecipate e i CV in bianco per il Comitato dei Garanti sono due misure ben distinte, seppure entrambe strumenti di trasparenza.Dunque, Assessore Conte, una non esclude l’altra. #TrasparenzainComuneLink qui –> Audizioni pubbliche | Radio Città del Capo

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#Trasparenzaincomune: le promesse mancate del sindaco merola

Oggi Bologna – Il Resto del Carlino ricorda la promessa mancata del Sindaco Virginio Merola: istituire le audizioni pubbliche per le nomine alle partecipate entro 100 giorni dall’inizio del mandato.Con Coalizione Civica Bologna le ho chieste due volte, a luglio e di nuovo a ottobre, e due volte me le hanno bocciate 21 consiglieri su 21 del Partito Democratico di Bologna.Ma non mi fermo qui perché la nostra battaglia è portare la #TrasparenzainComune

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sgombero via de maria: imbarazzanti risposte

Oggi io e Federico Martelloni Consigliere Comunale con Coalizione Civica per Bologna abbiamo chiesto chiarimenti all’amministrazione in merito allo sgombero di via de Maria e alla sua gestione deplorevole.Abbiamo avuto risposte e non risposte, entrambe ci lasciano a dir poco insoddisfatti. Eccolehttp://www.coalizionecivica.it/sgombero-via-de-maria-le-do…/

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Audizioni pubbliche per le nomine nelle partecipate, misura per la trasparenza e la responsabilità: Bologna onori l’impegno.

Emily Clancy (Coalizione Civica) – Audizioni pubbliche per le nomine nelle partecipate, misura per la trasparenza e la responsabilità: Bologna onori l’impegno. Consiglio Comunale del 10 ottobre 2016 – intervento di inizio seduta Sono passati più di cento giorni dalle elezioni, tempo entro il quale dodici sindaci eletti o rieletti, tra cui il nostro Virginio Merola, avevano promesso di istituire le audizioni pubbliche per il vaglio delle nomine nelle partecipate. L’appello per istituire le audizioni pubbliche, insieme ad altre misure di trasparenza dell’amministrazione, è stato promosso da tra gli altri da “Riparte il futuro” che si occupa di anticorruzione, trasparenza, etica pubblica, nodo di quella rete che in Italia vede impegnati Libera e Avviso Pubblico e moltissime altre organizzazioni. Le loro richieste di trasparenza, pubblicità e mitigazione nella discrezionalità delle nomine vengono anche dalla Carta di Avviso Pubblico, tra i promotori di “Riparte il Futuro”, di cui il Comune di Bologna è socio e di cui alcuni colleghi neoconsiglieri hanno sottoscritto l’appello in campagna elettorale. In due città la misura è già a regime, in quasi tutte le altre ci si avvia verso la sua istituzione. A Bologna invece abbiamo completamente arrestato questo processo. Già a luglio proposi un emendamento alla delibera sulla nomina in enti, istituzioni, società di competenza del Sindaco e dell’Amministrazione, che la maggioranza bocciò con il voto contrario di 21 consiglieri su 22 della maggioranza, senza però motivare quel voto contrario. Oggi una mia proposta di ordine del giorno è stata ugualmente respinta, con la promessa di discussione in Commissione. Ma non demordo, perché vorrei si cambiasse segno. Vorrei che il sindaco onorasse la sua promessa. Credo che questo metodo, già sperimentato in molti paesi europei, risponda all’esigenza di trasparenza e lotta alla corruzione che certo tutti condividiamo, ma abbia anche il merito di porre al centro il tema dell’assunzione diretta di responsabilità di fronte all’opinione pubblica di nominante e nominato. La corruzione si combatte certo anche con buone leggi, ma l’etica pubblica si conquista con buone pratiche. Abbiamo il dovere di favorire la partecipazione alla vita pubblica dei cittadini, di rendere il nostro operato più trasparente. Emily Clancy Consigliera Comunale Coalizione Civica Bologna 

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una consultazione per piazza aldrovandi

Ieri in commissione abbiamo parlato di #PiazzaAldrovandi.Tra i membri della giunta e i consiglieri tutti hanno detto la loro su come dovrebbe essere questo luogo.Io credo invece che si dovrebbe far scegliere proprio chi quella zona la vive ogni giorno, per residenza o per lavoro.Ho proposto una consultazione informata, una sorta di referendum in cui voterebbero i cittadini che vivono quotidianamente la piazza e le strade attigue, sia residenti che lavoratori, come si fa negli arrondissement parigini.Una forma di partecipazione vera, capillare e non a campione, che permetterebbe a tutti di esprimersi andando a votare a una postazione web posta nella sede di quartiere. #libertàèpartecipazione(Foto di TRC Bologna)

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