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September 09th, 2016

Come riavvicinare la politica al tessuto sociale? Come fare sì che si elevi a motore del cambiamento, connettendo le persone che hanno una comune visione di futuro in un’era di crisi della rappresentanza istituzionale?Ne parlerò tra un’oretta ad Atlantide, la tre giorni di TILT a #Monopoli, con Massimiliano Smeriglio, Nicola Fratoianni, Giulio Casilli, Arturo Scotto e Maria Pia Pizzolante.

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european alternatives

L’unica vera ricchezza sta nella condivisione, nell’incontro nell’amalgamarsi delle nostre differenze e somiglianze.Grazie a European Alternatives e a tutti gli attivisti che hanno partecipato con me al campus a Berlino, grazie per avermi ispirato con le vostre storie di successo e di difficoltà.Disegneremo un’Europa migliore, più unita, una costellazione di città senza stati intorno ma legate indissolubilmente dai fili della solidarietà. Insieme.True wealth is in sharing, in the meeting and blending of our differences and similarities.Thanks to European Alternatives and to all the activists who participated in the campus in Berlin with me, thank you for inspiring me with your stories of challenges and of success.We will build a better, more united Europe: a constellation of cities without nation states around them, but binded by ties of solidarity. Together.

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odg contro il fertility village

Non voglio stare a riassumere le migliaia di ragioni per le quali la campagna per il #FertilityDay sia stata giudicata inadeguata e, diciamocelo, offensiva, poiché so che sono condivise dalla maggior parte dei miei colleghi consiglieri.Penso però che la linea della campagna si potesse facilmente intuire dal Piano Nazionale per la Fertilità e che non fosse affatto una sorpresa o uno snaturamento dell’intento sottoscritto da parte del nostro comune.Abbiamo chiesto con l’ordine del giorno di Coalizione Civica Bologna a firma di Federico Martelloni Consigliere Comunale con Coalizione Civica per Bologna e mia, di ritirare definitivamente l’improvvida adesione dell’Amministrazione Comunale a questa paternalistica campagna promossa dal Ministro Lorenzin. Ordine del giorno bocciato dal Partito Democratico di Bologna perché – ha assicurato l’Assessore Rizzo Nervo – è stato eliminato dal programma ill Fertility Village e Bologna la giornata sarà declinata in maniera diversa, con un taglio che guarda ai temi della natalità, della Procreazione Medicalmente Assistita, della salute riproduttiva. Bene, ma perché all’interno della cornice dell’ormai impresentabile Fertility Day?Non basta salvare capra e cavoli declinando la giornata a livello locale in maniera diversa, lasciando però ferma la propria adesione al #FertilityDay e a quel piano da cui prende le mosse.Avevamo la possibilità, come città di Bologna, di dare un vero segnale di alterità a questa campagna scellerata.Avremmo potuto fare la differenza, chiedere a gran voce che il piano fosse intraministeriale, che coinvolgesse il Ministero del Lavoro e del Welfare, che si educasse alle condivisione della genitorialità, in un paese dove sono le donne a rischiare il posto di lavoro qualora volessero anche essere madri.Così non è stato. Un’altra occasione persa.QUI – > http://bit.ly/2bRquUqil nostro intervento e il testo dell’ODG#fertilityday #fertilitymayday

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Fertility day

Un linguaggio paternalistico da Ventennio misto ad ansia e pressione sociale.Il messaggio che si trasmette è quello che una donna per essere tale deve essere madre.Il corpo è nostro e dovremmo essere noi a decidere in che modo disporne, perché la fertilità è un fatto privato, così come la scelta di portare avanti una gravidanza.Invece, da un governo che non ritiene l’acqua un bene comune, che tratta i temi con un approccio neoliberista volto alla privatizzazione dei servizi essenziali, ci viene addirittura detto che la fertilità è un bene comune.Una performance pubblica, perché il nostro corpo è disposizione di tutti per il ripopolamento della nazione. Oltre al danno pure la beffa.Dinanzi a un paese con livelli altissimi di disoccupazione giovanile, in cui la stabilità lavorativa è un’utopia e dove la precarietà della vita è ormai diventata il quotidiano di milioni di persone, si risponde con una campagna confusa.Un paese dove Anna riesce ad avanzare per le sue competenze in più colloqui, ma non riesce ad essere assunta perché ha un figlio.Un paese dove Giulia per programmare una gravidanza, prima ancora che col suo partner, deve farlo con il suo datore di lavoro, perché in azienda vigono delle regole ben precise.Siamo donne, prima che madri, figlie o sorelle. E chiediamo quello che chiederemmo per qualsiasi nostro simile, di ogni genere: diritti, lavoro, welfare. Tutelateci questo!

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disuguaglianze nello sport

Succede nello sport, in politica, nell’ambiente musicale. Le donne devono affrontare un commentario fortemente condizionato da stereotipi di genere.Prima che del loro lavoro, si parla del loro del loro aspetto fisico, della loro vita sentimentale, le si paragona a colleghi uomini come se non si potesse neanche concepire la forza di una donna senza il termine di paragone maschile.Lindy West sintetizza il concetto perfettamente nel suo editoriale sul The Guardian di questa settimana: “Gli atleti sono atleti. Se ti interessa lo sport, scrivi di sport. Se ti interessa l’uguaglianza di genere, scrivi di sport”.Link –> https://www.theguardian.com/commentisfree/2016/aug/09/female-olympians-guide-gaffes-athletes-sports-makeup-shorts-marital-status-lindy-west

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