una nuova gestione del riciclo

La raccolta differenziata è un obbligo previsto dalla legge e dal nostro regolamento comunale.
Secondo quanto riportato dall’Associazione mondiale che riunisce gli operatori del settore del trattamento dei rifiuti, la metà dei rifiuti prodotti ogni anno sono i rifiuti urbani. Anche se non esistono stime univoche sul tema, è facilmente pronosticabile che nel giro di dieci anni si potrebbe arrivare a un aumento di tali rifiuti di più del 35%.
Oggi in città, la differenziata risulta essere ancora un problema all’ordine del giorno, dovuto a una mancata implementazione di una raccolta differenziata a tutti i livelli.
A Bologna, nelle piazze, nei parchi e nei marciapiedi risultano completamente assenti cestini per la raccolta differenziata dei rifiuti (carta, plastica, vetro/lattine e indifferenziato). 
Questo comporta non solo l’enorme disagio per il cittadino che vuole differenziare la bottiglietta d’acqua appena bevuta ma implica anche un aggravio di costi per il Comune per il conferimento a discarica dei rifiuti, con conseguente aumento della tassa dei rifiuti a carico di tutti i cittadini.
È infatti inutile continuare a sventolare un paventato virtuosismo nella gestione dei rifiuti, come avviene nel Quartiere San Vitale, e non applicare misure che effettivamente prevedano che la percentuale di raccolta differenziata sia prossima al goal del 100%.È pertanto necessario che la nuova amministrazione:
– sostituisca i cestini per le strade e installi raccoglitori per la raccolta differenziata di plastica, vetro e lattine, carta e indifferenziato;
– implementi la politica su tutto il territorio bolognese, puntando a una sensibilizzazione anche delle periferie.

Un ulteriore dato che conosciamo è il pesante impatto delle materie plastiche (soprattutto gli imballaggi usa e getta di alimenti e bevande, che rappresenta una delle voci di inquinamento più rilevanti) e delle le bottiglie di vetro abbandonate (per l’incapienza, in alcune zone, delle campane di raccolta) che risultano pericolose, soprattutto in luoghi frequentati anche da bambini.
Le proposte sono: 
– promuovere l’utilizzo dei contenitori di vuoto a rendere, attraverso l’istituzione di filiere di recupero degli imballaggi
– sostenere un sistema di incentivi per gli aderenti attraverso sgravi fiscali sulla tassa sui rifiuti

L’applicazione di tale metodo contribuirebbe alla riduzione dei costi del ciclo dei rifiuti e al contenimento della presenza di vetro nelle strade, promuovendo una cultura del decoro, una riduzione dell’impatto e una politica del riuso.