Scuola e didattica
Integrazione,
Educazione alle differenze,
Cittadini del mondo.
Nella mia visione, la scuola è il primo luogo pubblico di formazione che i giovani cittadini incontrano per sviluppare coscienza critica, sensibilità sociale e capacità relazionale. La scuola è insieme alla famiglia la prima realtà che accoglie e offre valori sociali, il primo luogo dove si dovrebbero spiegare le differenze come una ricchezza, non come un limite.
La Città è nella Scuola che fonda le proprie radici per la formazione del cittadino. A partire dalla scuola primaria dell’infanzia si può contruire una cittadinanza critica, inclusiva e responsabile. Una Società diversa, nel rispetto del referendum bolognese sulla scuola, significa dedicare attenzioni e risorse ad ogni grado di formazione. È la chiave di volta della costruzione della società e deve prendersi in carico il compito di risolvere ogni differenza culturale e sociale fin dai primi anni di crescita del bambino.
È lo Stato che, secondo la nostra Costituzione, rimuove gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Per me il primo luogo in cui deve farlo, la sua prima estensione, è la scuola.
La Scuola deve aiutare l’integrazione e con ogni mezzo dare la possibilità ad ogni bambina e bambino di arrivare ai titoli di istruzione più alti dello Stato qualsiasi sia il loro punto di partenza.
Coalizione Civica ha scelto di porre tra i primi punti del suo programma il rispetto dell’esito referendario sulla Scuola Pubblica, ciò permetterebbe di investire nuove risorse in progetti per una scuola che educhi alle differenze.
- Integrare le culture: inserire nei programmi delle scuole elementari ore di “conoscenze delle culture”. Conoscenza delle usanze, tradizioni e culture che abitano la città, con rappresentanti delle varie comunità che vengono a scuola e raccontano i propri stili di vita, la religione, le abitudini alimentari, le tradizioni.
- Agevolare il rapporto scuola-famiglia con incontri e colloqui integrando la presenza di interpreti linguistici
- Dedicare ogni mese alla conoscenza della storia, emancipazione ed e evoluzione dei diritti di chi ha storicamente subito discriminazioni: donne, cittadini lgbt, diversamente abili, minoranze etniche e religiose.
- Incontrare le realtà diverse, quelle difficili e quelle virtuose (comunità di tossico-dipendenti, istituti penitenziari, case di accoglienza, cucine popolari, beni confiscati alle mafie) al fine di conoscere la società tutta intorno e esplorarla fino ai suoi margini.
- Coeducazione: programmi trasversali attraverso le classi, soprattutto nelle scuole medie e nelle scuole superiori, al fine di una armoniosa collaborazione e rispetto delle responsabilità.
#lavocedelledifferenze
Sul tema, l’1 giugno nella sede del comitato elettorale di via del Pratello 3, alle 18.30
“A scuola di differenze: educare all’integrazione e combattere le discriminazioni a scuola”.
con
Vincenzo Branà – Cassero LGBT Center
Emily Clancy – Candidata al Consiglio Comunale con Coalizione Civica
Stefano Giacovelli – PSP Partigiani della Scuola Pubblica