Se questa è l’Europa.
Quella su cui si costruiscono muri non è mai la strada giusta.
Ancora una volta ci si barrica dietro le cortine dell’ indifferenza, della paura, del rifiuto del diverso.
La decisione dell’Austria mina i valori fondamentali dell’Europa in nome di un becero nazionalismo, in nome di una volontà politica che mina alle fondamenta di quel processo di integrazione che ci vuole non solo consumatori europei, ma cittadini europei.
Quella su cui si costruiscono muri non è mai la strada giusta.
Ancora una volta ci si barrica dietro le cortine dell’ indifferenza, della paura, del rifiuto del diverso.
La decisione dell’Austria mina i valori fondamentali dell’Europa in nome di un becero nazionalismo, in nome di una volontà politica che mina alle fondamenta di quel processo di integrazione che ci vuole non solo consumatori europei, ma cittadini europei.
L’Europa che abbiamo costruito, quella di Spinelli e Delors per la quale siamo stati pronti a riscrivere una storia comune, non è un mero spazio di libero scambio. Perché se abbiamo l’orgoglio di definirci cittadini europei, figli della generazione erasmus, dobbiamo avere il coraggio necessario a gridare che i diritti umani non hanno bandiera, che il diverso non ci fa paura perché è proprio sul valore della diversità e dell’incontro tra culture che abbiamo costruito la nostra Europa. L’Europa di tutti.