Non voglio vivere in una città in cui l’ottica emergenziale è l’unica soluzione che questa amministrazione mette in atto, senza elaborare un piano strutturale per affrontare la questione abitativa.
Non voglio vivere in una città in cui non mi è permesso vigilare sul rispetto dei diritti umani delle famiglie durante uno sgombero e si impedisce ai giornalisti di fare cronaca.
Una città in cui ormai solo i centri sociali fanno welfare e vengono trattati come il nemico, quando cercano di dare un tetto a chi non ce l’ha. Non si può dire legalità da un lato e non offrire soluzioni dall’altro. Non si può dire dal palazzo “Tutto sotto controllo, le persone sono uscite serenamente” e non credere a tutti gli astanti, ai giornalisti, alle foto di quanto sta realmente accadendo.
Qualcosa si è rotto e questa non è la mia Bologna.