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Referendum #notriv

Io al referendum ho scelto di votare SI’.Perché credo si tratti di uno sguardo sul futuro. Dobbiamo saper rinunciare a quel 3% di gas e 1% di petrolio e iniziare a fare delle scelte: di energie rinnovabili e di politiche ambientali sostenibili.Perché non trovo giusto dare in concessione un bene demaniale per un tempo indefinito. Significa rinunciare al controllo pubblico sui beni comuni. Le concessioni vanno assegnate e poi periodicamente rivalutate. Infatti le concessioni perpetue -che peraltro permettono di evadere il pagamento di royalties allo Stato – non esistono in nessun altro paese europeo.Vorrei condividere il contributo che più mi ha aiutata ad orientarmi nella scelta del voto, di Federico Grazzini del gruppo Riconversione Ecologica di Coalizione Civica: eccolo qui. Vorrei anche dire anche che mi ha riempito di gioia vedere centinaia di studenti fuori sede attivarsi per poter votare qui a Bologna grazie allo straordinario lavoro dei ragazzi di Link. Orgogliosa di voi.

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Restiamo umani – Guerra alle povertà, non ai poveri

Ordine del giorno contro i cosiddetti decreti Minniti-orlando Oggi ho presentato un ordine del giorno per chiedere al Sindaco Merola di non fare ricorso agli strumenti previsti dai cosiddetti decreti Minniti-Orlando e di sollevare nelle sedi opportune quesito di legittimità costituzionale dei medesimi decreti, chiedendo al Governo e al Parlamento di ritirarli.Con il decreto sulla “sicurezza urbana”, in nome del “decoro” e della “tranquillità” dei cittadini si dà infatti ai sindaci il potere di sanzionare, multare ed espellere i poveri e i senza fissa dimora dai centri storici. Si colpiscono i clochard, gli elemosinanti, i venditori ambulanti, le prostitute, i consumatori di droghe. Quale tratto distintivo hanno in comune queste persone?Sono in difficoltà, accomunate solamente dalla mancanza di risorse, dalla povertà, dal disagio, dall’essere indesiderate alle vetrine di un bel centro storico. La domanda sorge spontanea: è più importante l’apparenza del “decoro” e della “percezione di sicurezza” o la sostanza dell’occuparci della nostra comunità a partire da chi è in difficoltà, perché si possa godere tutti  e tutte di una vita decorosa e di una vera sicurezza sociale?Con il decreto sull’immigrazione invece si rilanciano i centri di detenzione (inutili, inumani e costosi) e si riducono le garanzie in sede giurisdizionale per i richiedenti protezione internazionale con la cancellazione dell’appello e lo svuotamento sostanziale del primo grado di giudizio rendendo discrezionale la comparizione personale e l’ascolto diretto da parte di un giudice del richiedente, con conseguente e notevole compressione del diritto di difesa dei richiedenti e in ultima analisi del diritto d’asilo stesso.L’8 Aprile è prevista una giornata di mobilitazione nazionale contro questi decreti della rete delle Città in Comune, a cui parteciperà anche Coalizione Civica così come moltissimi soggetti del terzo settore, della cultura, della politica, del mondo giuridico che si sono espressi in maniera molto critica e preoccupata per le conseguenze sociali, giuridiche e culturali dei decreti in questione.Gli orrori sia dal punto di vista giuridico che ideologico e lessicale di questi decreti sono troppi per essere elencati per cui vi chiedo di leggere il nostro ordine del giorno, in allegato. Restiamo umani.
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Non una di meno: Comune di bologna

Mercoledì le donne, le femministe, le transfemministe di tutta Italia e di altri 48 paesi (per ora) si mobiliteranno per una grande, grandissima giornata di lotta e di autodeterminazione.In Italia la forma scelta è quella dello Sciopero Globale delle Donne al quale si aderirà con forme variegate e plurali, come variegato e plurale è il mondo del lavoro femminile.Sono intervenuta in Consiglio Comunale per chiedere che l’Istituzione aderisse alle istanze del grande movimento transnazionale NON UNA DI MENO e promuovesse lo sciopero dell’otto marzo.Non l’ho fatto a nome di Coalizione Civica Bologna, che pure aderisce e sostiene lo sciopero. Per questa volta ho voluto usare il mio tempo e la mia “posizione” per portare in Consiglio Comunale la forza del movimento Non una di meno.Oggi sono sono stata, semplicemente, una tra le tante, nulla di più e non una di meno.Sono molto dispiaciuta che il Consiglio abbia respinto l’invito, a differenza dell’Assessora Susanna Zaccaria che ha già comunicato la sua piena adesione.Perché in nessuna questione quanto questa è necessario essere radicali nelle parole e nelle azioni, anche in quelle istituzionali; perché il terreno da conquistare e riconquistare in termini di diritti, rispetto, spazio, visibilità e voce per le donne è troppo ampio per ammettere tentennamenti e distinguo; perché proprio su questa battaglia, molto più che su altre è il caso di praticare la lotta e il governo.Oggi non solo il Consiglio Comunale non ha approvato questo Ordine del giorno. Ma ha addirittura deciso – per bocca del Partito Democratico di Bologna – che l’OdG non fosse ammissibile e ne ha bocciato l’iscrizione ai lavori odierni.Io sarò in piazza, con tantissime e tantissimi altri. Facciamoci sentire. ​Lotto Marzo a Bologna: Sciopero globale delle donneNON UNA DI MENO International Women’s Strike// Paro Internacional de Mujeres #8M

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Polizia e Spray al peperoncino

La Questura di Bologna ha comunicato che da ieri gli agenti hanno in dotazione lo spray al peperoncino. In commissione consiliare sono stata l’unica che ha fatto un intervento contro sul tema e sul relativo Ordine del Giorno di Forza Italia. Studi scientifici dimostrano che l’uso dello spray al peperoncino sia non solo pericoloso (ci sono casi di morte e molti di ospedalizzazione, in particolare quando usato contro chi ha problematiche respiratorie) ma anche inefficace. Infatti, quando usato per controllare le folle in manifestazione non fa che scatenare una reazione violenta da parte di protestanti fino a quel momento pacifici.Famoso fu il caso degli studenti della UC Davis, feriti dallo spray al peperoncino mentre erano impegnati in un sit in pacifico. Il poliziotto in foto – poi licenziato – diventò un meme di internet, il caso internazionale e lo stesso inventore dello spray dichiarò che era stato violato il suo intento originale, ovvero usare l’arma esclusivamente contro chi minaccia fisicamente un agente o altro individuo. Sulla notizia Radio Citta’Fujiko:http://www.radiocittafujiko.it/news/spray-al-peperoncino-e-voglia-di-taser-l-americanizzazione-della-poliziaSul lavoro in commissione BolognaToday:http://www.bolognatoday.it/cronaca/spray-vigili-malagoli-apre-strumenti-difesa-formazione.html

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